par Delpu, Pierre-Marie
Référence Rivista storica italiana, 103, 2, page (587-614)
Publication Publié, 2018-12-01
Référence Rivista storica italiana, 103, 2, page (587-614)
Publication Publié, 2018-12-01
Article révisé par les pairs
Résumé : | Il contributo analizza la costruzione delle figure eroiche sia durante la rivoluzione napoletana del 1820-21 sia nell’esilio successivo dei rivoluzionarinapoletani in Spagna, Grecia, Francia e Inghilterra. In particolare, il contributo esamina il culto dei martiri (morti o ancora vivi) che si creò attornoad alcune figure centrali del Nonimestre (i.e. soprattutto Guglielmo Pepe) che in questo modo emersero, all’interno della comunità liberale europea,alle prime celebrità rivoluzionarie transnazionali. Infine si individua uno spazio socio-geografico transnazionale costruitosi con la circolazione degli eroi e martiri della rivoluzione napoletana del 1820–21 che fecero parte di una rivoluzione globalizzata la quale costituì, nella sfera pubblica europea, un vero e proprio «contre-monde libéral», capace a far precipitare l’assetto istituzionale della Restaurazione in una sorta di crisi politica territorializzata. |
The article analyses the construction of heroic figures during the Neapolitan revolution of 1820-21 and the following exile of those revolutionaries inSpain, Greece, France, and Great Britain. In particular, the contribution examines the cult of martyrs (dead as well as still alive) which was createdaround central figures of the Nonimestre (especially Guglielmo Pepe). These key personalities emerged as the first transnational revolutionary celebrities within the liberal European community. Thanks to the mobility of these heroes and martyrs we can individuate a transnational socio-geographic space of a globalized revolution. Within the European public sphere, this space constituted a «liberal counter-world» that was able to break the institutional framework of the Restauration and to evoke a territorial political crisis. |