par Gigante, Claudio
Editeur scientifique De Cristofaro, Francesco;Viscardi, Marco
Référence Il borghese fa il mondo. Quindici accoppiamenti giudiziosi, Donzelli, Roma, page (263-272)
Publication Publié, 2017
Partie d'ouvrage collectif
Résumé : ... Nel saggio 'Pulsioni e loro destini' (1915) Freud osserva che l’odio, a differenza dell’amore, non ha un rapporto «altrettanto intimo col piacere sessuale e con la funzione genitale, e sembra invece unicamente decisiva la relazione di dispiacere. L’Io odia, aborrisce, e perseguita con l’intenzione di mandare in rovina tutti gli oggetti che diventano per lui fonte di sensazioni spiacevoli […]. Si può addirittura asserire che gli autentici archetipi della relazione di odio non traggono origine dalla vita sessuale ma dalla lotta dell’Io per la propria conservazione e affermazione» . Ciò che spiegherebbe perché si possa amare e odiare una stessa persona: perché amore e odio, che non sono due opposti ma due pulsioni di origine differente (e che cercano diversa soddisfazione), possono, eventualmente, convivere. Non so se sia proprio così o se sia sempre così: nel caso di Feraud, però, lo spunto freudiano funziona. Il suo odio per D’Hubert nasce e si sviluppa per la convinzione istintiva che sono gli uomini come lui – lasciati imprudentemente prosperare da Napoleone – che impediranno l’affermazione sociale dei Feraud e di tutti quelli che hanno davvero amato l’Imperatore ...