par Fisher, Axel
Référence Città e storia, 8, 2, page (405-428)
Publication Publié, 2014-06-02
Article révisé par les pairs
Résumé : La caduta dell’Impero ottomano e l’instaurare del mandato britannico per la Palestina (1917-1948) rappresentano un momento di svolta per il progetto di auto-emancipazione sionista. Nell’arco di tre decenni, la colonizzazione ebraica della Palestina pone le basi demografiche, economiche, istituzionali, territoriali e culturali per la creazione dello Stato israeliano (1948). In questo quadro, l’architettura e l’urbanistica degli insediamenti ebraici contribuiscono alla ridefinizione dell’assetto funzionale e simbolico del paese. Significativamente, l’immaginario urbano sionista non si prefigge tanto la resurrezione di un passato mitico o idealizzato quanto l’avveramento di visioni utopiche di dirompente modernità, in aperto contrasto con le forme delle città e dei villaggi arabo-palestinesi. Il caso del Piano di sviluppo regionale della baia di Haifa preparato dall’architetto Richard Kauffmann (1887-1958) è emblematico. Attraverso l’interpretazione e l’esaltazione della caratteri geografici del luogo, Kauffmann concorre a radicare gli ideali sionisti nella realtà del paesaggio palestinese, introducendo elementi critici per la comprensione del processo di formazione di questa nazione, e sollevando questioni di progettazione urbana di grande attualità.
The fall of the Ottoman Empire and the instauration of the British Mandate for Palestine (1917-1948) represented a key-moment for the development of the Zionist project. During these three decades, the Jewish colonization of Palestine laid the demographic, economical, institutional, territorial and cultural foundations for the creation of the State of Israel (1948). Within this frame, the architecture and urban design of Jewish settlements contributed to reorganize the country’s functional and symbolic asset. To be sure, the Zionist urban imagination did not aim so much to resurrect some mythical and idealized pas, but rather to fulfill drastically modern utopian visions, openly contrasting the forms of existing Arab cities and villages. The case of the Haifa Bay regional development scheme prepared by the architect Richard Kauffmann (1887-1958) is emblematic. Through the interpretation and enhancement of the place’s geographic features, Kauffmann contributed to root the Zionist dream in the physical Palestinian landscape, adding critical elements to understand the formation of this national identity, and raising topical urban design issues.